… e forse non lo sai
Il benessere del nostro gatto è per noi di fondamentale importanza.
Per questo tutti i nostri prodotti vengono non solamente “testati” dai nostri gatti, per poterne valutare insieme la qualità, ma anche scelti in base alle loro caratteristiche di elementi che contribuiscono a creare un ambiente sano per il nostro felino che vive all’interno.
Non ci dimentichiamo, però che anche la salute dei nostri a-mici è importante; spesso non facciamo attenzione a piccoli oggetti che ci circondano e che possono essere per loro pericolosi.
Per questo attiriamo oggi la vostra attenzione su questo utile articolo, pubblicato da Petmagazine.it.
Quante volte abbiamo visto un gatto masticare le foglie di qualche pianta o rosicchiare parti del tronco e del fusto?
Che siano casalinghi o che abbiano a disposizione dei grandi giardini, i nostri felini hanno l’abitudine di esplorare e assaggiare ed è quindi opportuno, per ogni proprietario responsabile che tenga alla salute del suo micio, conoscere meglio le più comuni piante velenose per i gatti, e avere anche qualche nozione di base di pronto soccorso in attesa dell’intervento del veterinario.
Abbiamo pensato quindi di occuparci di questo tema, elencando alcune fra le piante pericolose più diffuse e note, ed evidenziando sintomi e possibili rimedi all’intossicazione.
Le dieci piante velenose per i gatti più diffuse
Croco Autunnale
Sebbene venga chiamato Croco come i fiori che spuntano in primavera, la varietà che fiorisce in autunno appartiene in realtà ai Colchici e risulta estremamente tossica per i gatti, con rischi di danni al fegato e reni e problemi di respirazione.
Il sintomo più evidente è l’abbondante vomito accompagnato da perdita di sangue nell’intestino.
Azalea
Pianta molto diffusa sia sui terrazzi che nei giardini, l’azalea può portare a coma e morte il gatto che ne mastichi anche solo poche foglie.
Sintomi caratteristici dell’intossicazione da queste piante velenose per i nostri gatti sono vomito, diarrea e abbondante bava/schiuma alla bocca.
Ciclamino
Ebbene sì, anche il comune ciclamino è pericoloso, fortunatamente la parte più tossica è la radice e quindi i casi di intossicazione sono più rari. Se ingerita causa vomito e può portare alla morte.
Calancola
Dopo il ciclamino, altra pianta diffusissima nelle case italiane: se ingerita, questa pianta succulenta dai fiori molto graziosi può provocare vomito, diarrea e aritmia cardiaca.
Lilium
Nel caso dei Lilium la tossicità cambia a seconda delle varietà e in alcuni casi, come per esempio i Tigre, Asiatic o Easter, ci troviamo di fronte a uno degli avvelenamenti più pericolosi, con grave rischio di insufficienza renale.
In caso di ingestione di queste piante velenose per i gatti, occorre portare al più presto il felino (e la pianta, per identificazione) dal veterinario, cercando di provocare vomito e somministrare carbone attivo.
Oleandro
Come e ancora di più dell’azalea, di cui è stretto parente, l’oleandro è pianta altamente tossica per i felini e anche per noi umani, in grado di provocare vomito e rallentare il ritmo cardiaco.
Dieffenbachia
Altra pianta molto diffusa negli appartamenti, pur non essendo mortale la Dieffenbachia provoca irritazioni alle mucose del cavo orale, nausea e vomito. È tossica anche per noi umani ed è quindi meglio metterla fuori dalla portata dei bambini.
Narciso
Anche il narciso, fiore stupendo e coltivato in molti giardini, risulta tossico a uomini e animali: irritazione della pelle e schiuma/bava nei casi di intossicazione lieve mentre con dosi più elevate provoca vomito, diarrea, dolori addominali e anche aritmia e difficoltà respiratorie.
Mughetto
Tanto innocente nell’aspetto e delizioso nel profumo quanto pericoloso se ingerito, il mughetto provoca vomito, diarrea, scompensi cardiaci e sincopi, occorre portare immediatamente dal veterinario il micio.
Tulipano
E anche i vivaci e sgargianti tulipani, insieme ai giacinti, rientrano nel gruppo di piante tossiche per i gatti e cani: la pericolosità cresce man mano che ci si avvicina al bulbo quindi attenzione agli “scavi” in giardino.
Bava, vomito e diarrea sono i consueti segni di avvelenamento, nei casi peggiori si riscontra aumento del ritmo respiratorio e cardiaco.
I sintomi da avvelenamento
Molte delle piante pericolose nominate nella lista, e tantissime fra quelle generalmente tossiche, tendono a irritare il tratto gastrointestinale e quindi a generare sintomi piuttosto simili fra loro quali rossore, infiammazione e senso di prurito nelle parti infiammate, ma i vari principi contenuti nelle loro parti generano anche sintomi più specifici a seconda dell’organo colpito, eccovene alcuni:
- Vie respiratorie = Difficoltà a respirare
- Zona orale, gola ed esofago = Difficoltà a inghiottire e presenza di bava e/o schiuma
- Stomaco e intestino = Vomito
- Intestino e colon = Diarrea
- Reni = Tendenza a bere e urinare in abbondanza
- Cuore = Rallentamenti, accelerazioni e irregolarità del battito cardiaco
Rimedi di emergenza
C’è solo un comportamento da tenere in caso sospettiate che il vostro gatto presenti sintomi di avvelenamento da piante velenose: portarlo dal veterinario, insieme alla pianta se non siete riusciti a identificarla.
Nel periodo di attesa potete però seguire alcune linee guida per tamponare l’emergenza e cercare di far star meglio il vostro micio, eccovi alcuni consigli pratici:
- Rimuovete qualsiasi parte della pianta che sia ancora in contatto con l’animale;
- Se necessario, lavate il vostro cucciolo con acqua tiepida e un po’ di sapone a pH neutro;
- Se non conoscete il nome della pianta, portatela con voi dal veterinario, in caso di dimensioni ragguardevoli portatene almeno una parte;
- In caso di vomito e diarrea, cercate di prelevarne un po’ e portate anche quello dal veterinario;
- Tenete sempre pronti i numeri di intervento delle cliniche e centri specializzati in emergenze veterinarie presenti nella vostra zona e attivi 24 ore su 24.
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